I PROGETTI

Il Club Italia non è soltanto promotore d’immagine per l’auto Italiana e non opera esclusivamente attraverso l’attività sportiva o la presenza a importanti manifestazioni. La sua ambizione è essere parte della storia dell’automobile. Per tale motivo ha sviluppato lo studio di nuove soluzioni nella realizzazione di versioni speciali di grande serie.
Creare delle serie speciali, in edizione limitata, è stato un approdo naturale e, a partire dagli anni 90, queste vetture e motociclette sono diventate il sogno di ogni appassionato; un sogno proibito per la maggioranza, giacché erano, sono e saranno riservate esclusivamente ai soci.

Nel 1992, in collaborazione con la Lancia, è stata prodotta una speciale versione della Delta Integrale riservata ai Soci, una vettura che, oltre a divenire un oggetto da collezione, è servita da prototipo alla Casa torinese per la fortunata serie di versioni speciali destinate a un più vasto pubblico di appassionati. Tale è stato il successo della Delta Integrale Club Italia che nel 1995 anche la Ducati ha voluto associare la propria immagine a quella del Club per produrre una esclusiva serie numerata del proprio modello Monster 900, creando un altro oggetto di culto. Da allora sono seguite altre auto, altre moto, e poi biciclette e orologi, riservati esclusivamente ai soci e raffinatissimi nello stile e nei contenuti. Serie limitate a pochi esemplari, ognuno impreziosito dallo scudetto del club che ritrae, naturalmente, un’automobile da corsa, rossa, italiana.

2025 – Abarth 695

Quando passione, cultura e competenze si incontrano, nascono creazioni capaci di sfidare il tempo. La Abarth 695 Club Italia è un manifesto d’amore per l’automobilismo italiano, una dichiarazione di appartenenza a un mondo fatto di emozioni autentiche.

Roberto Giolito

2024 –  Maserati MC20

Un’enorme bocca metallica, al centro un tridente, seguito da un lungo cofano e dalla maschera di concentrazione del pilota protetto dal casco; tutt’intorno un ruggito possente. È un attimo, un lampo, la Maserati è già sparita dietro alla curva, ma l’emozione prodotta dalla sua corsa non passerà mai più.
Su questa scena si è fondato il mito della Maserati e, osservando la MC20, si ha subito l’impressione che designer e ingeneri abbiano saputo cogliere quell’istante di eccitazione e l’abbiano cristallizzato tra le linee fluide e possenti della carrozzeria e la generosità del motore Nettuno.

Stefano Macaluso

2023 – Gios Torino GTI

La bicicletta è un modo di accordare la vita con il tempo e lo spazio, è l’andare e lo stare dentro misure ancora umane.

Sergio Zavoli

2020 – Ducati Scrambler 1100 Sport Pro

La Ducati Scrambler Club Italia è veramente bellissima. Abbiamo creato un oggetto davvero speciale. È un peccato produrne così poche. Ma è un oggetto da collezione e quindi deve rimanere raro. Invito però i proprietari a usarla.

Andrea Ferraresi

2020 – Dallara Stradale

È stato un onore per noi realizzare un’edizione limitata della nostra Dallara Stradale per gli amici di Club Italia. Dalla sua fondazione Club Italia ha sempre svolto un ruolo fondamentale come promotore d’immagine per l’auto italiana nel mondo, pertanto è motivo d’orgoglio esserne parte con la nostra vettura. In questo progetto c’è tutto ciò che abbiamo imparato dalle corse e dalla collaborazione con i nostri clienti.

Giampaolo Dallara

2015 – Alfa Romeo 4C

Promuovere la valorizzazione, la conservazione, la ricerca delle automobili italiane storiche e non. È questa l’idea che sottende il Club Italia, la stessa da cui siamo partiti per sviluppare il progetto che presentiamo per i 25 anni del club: l’Alfa Romeo 4C Club Italia. Un modello che riscuoterà un grande successo e diventerà rapidamente un must del collezionismo automobilistico.

Monica Mailander Macaluso

2000 – Bianchi

[La bici Bianchi è] Una delle sculture più belle e più pure, le cui linee sanno esprimere la forza e il dinamismo di un toro nell’arena.

Pablo Picasso

1996 – Fiat Barchetta

Mi piace il vento perché non si può comprare.

Gianni Agnelli

1995 – Ducati Monster 900

Sembrerebbe un’ottima intuizione di marketing, un oggetto del desiderio nato a tavolino. Ma la Monster è una cosa che va oltre il marketing. È un riflesso di quello che stava succedendo nella nostra società in quel momento. All’epoca la gente aveva bisogno di semplicità. Venivamo dagli anni Ottanta, nei Paesi industrializzati c’erano gli eccessi di tutti i tipi. C’era il bisogno di ritornare a qualcosa di semplice, non però di una semplicità banale, ma ricca nei contenuti.

Miguel Galluzzi

1992 – Lancia Delta HF Integrale Evoluzione 16V

La Delta è la vettura che nella storia dei rally ha vinto di più. Ha sempre avuto un fascino notevole. Ai tempi in cui correvamo, la voleva il figlio per fare qualche scorribanda, la voleva il padre e la voleva anche la madre. Era un’auto che piaceva a tutti. È l’ultima grande Lancia. Dopo di lei, non ci sono più stati né una macchina né un pilota italiani da tifare nei rally, e così, appena ha smesso di correre, è entrata nella leggenda.

Miki Biasion