Per essere perfette mancano del motore. Per il resto, le bici che nel 2000 la Bianchi ha dedicato al Club Italia sono assolutamente in linea con i dettami del club: italiane, iconiche, il massimo della tecnologia dell’epoca.
Nato dopo un lungo periodo di gestazione, ma proficuo per la messa a punto, il progetto Bianchi-Club Italia vuole rendere omaggio a una bicicletta che, come è ben noto, è un esempio più unico che raro dell’eccellenza della creatività e della tecnologia italiana del mondo.
Il marchio Bianchi è molto più di un semplice capitolo nella storia della bicicletta italiana e mondiale. È piuttosto parte integrante di essa, fino ad assurgere al rango di simbolo, il più importante in termini di prestigio e valore. Nei suoi 130 anni di storia, Bianchi ha legato i suoi grandi successi al mondo della corse, che nelle diverse epoche ha visto trionfare: Tommaselli, Girardengo, Coppi, Gimondi, Argentin, Bugno, Berzin, fino a Marco Pantani e agli eroi di oggi. L’innovazione tecnologica è andata di pari passo con le cronache sportive, basti citare le bici destinate al Corpo dei bersaglieri, caratterizzate da copertoni di grande sezione, telaio pieghevole e sospensioni da ambedue le ruote: un’antenata delle moderne mountain bike destinate però ad un uso pacifico.
I modelli sviluppati per il Club Italia sono tre e corrispondono a tre diverse destinazioni d’uso: City bike Bianchi-Club Italia nelle versioni per uomo e donna, per un turismo sportivo da città e da campagna; Mountain bike Bianchi-Club Italia, particolarmente amata e adatta ai giovani, classica bicicletta da cross-country; Corsa XL Aluminium Slooping Bianchi-Club Italia, la bicicletta che utilizza le stesse tecnologie usate allora da Marco Pantani, cioè lo stato dell’arte della bici da corsa a cavallo del 2000.
Le biciclette hanno il logo del Club Italia e su apposita targhetta è inciso il nome del proprietario con un numero progressivo, attribuito per estrazione. Hanno in dotazione un cavalletto per la sosta. Sono state assemblate presso il Reparto Corse di Treviglio e costruite singolarmente secondo le misure antropometriche di ciascun richiedente.